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Obbligo del POS nell'attività professionaleFeed RSS

News - 20/06/2014

Cari colleghi,

 

Vi informiamo che, con riferimento a quanto previsto dal comma 4 dell'articolo 15 del DL 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in legge 221/2012), che dispone che "i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito", a seguito dell'interrogazione parlamentare n. 5 - 02936, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha risposto (prot. N. D/825 del 10 giugno 2014) aderendo alla tesi sostenuta dal Consiglio Nazionale Forense secondo la quale la legge ha introdotto non un "obbligo" ma un "onere" "il cui campo di applicazione sarebbe limitato ai casi nei quali siano i clienti a richiedere al professionista la forma di pagamento tramite carta di debito".

Il MEF ha aggiunto che la ratio di tale risposta è da ricercare nel "fatto che non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica".

Secondo il Ministero, dunque, non sussiste un vero e proprio obbligo, bensì un onere (non sanzionabile) di dotarsi di POS. Non viene dunque imposta tale determinata condotta ma occorrerà soddisfare il cliente che volesse pagare con tale modalità.

La questione, comunque, riguardando essenzialmente il libero professionista nell'ambito del rapporto con un eventuale cliente "persona fisica" (che, appunto, dovesse richiedere di effettuare il pagamento tramite carta di debito), impatta in maniera molto limitata sulla vita professionale dell'Attuario.

 

 

Cordiali saluti

Giampaolo Crenca

Presidente Consiglio Nazionale degli Attuari