Si è tenuto a Roma, presso la Sala
Auditorium della Consap, in collaborazione con Mefop, il seminario
dal titolo "La rendita nella previdenza complementare".
L'apertura del Seminario è stata
affidata a Mauro Maré, Presidente MEFOP e a Giampaolo Crenca,
Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari.
Per Mefop sono intervenuti il Dott.
Paolo Pellegrini e il Dott. Luca Di Gialleonardo che hanno
illustrato con estrema completezza il quadro normativo di
riferimento con particolare riferimento alle prestazioni
pensionistiche complementari, nonché agli aspetti riguardanti le
rendite unisex. E' stato anche presentato lo scenario relativo
all'offerta molto variegata delle rendite nel mercato dei fondi
pensione italiani comparando alcuni aspetti tecnici relativi a:
tavole demografiche, rendimento minimo e tasso tecnico,
caricamenti, rivalutazione delle prestazioni e rateazioni.
Per l'Ordine degli Attuari sono
intervenuti Annamaria Olivieri, Alberto Lonza e Tiziana Tafaro.
Il primo intervento ha riguardato
l'analisi della evoluzione della mortalità, evidenziando i fenomeni
di espansione e di rettangolarizzazione della funzione di
sopravvivenza, facendo emergere la necessità di impiegare modelli
deterministici e stocastici per misurare il rischio di longevità.
E' stato quindi trattato il tema delle strategie di risk
management: rendite mortality/longevity linked, natural hedging,
allocazione di capitale, riassicurazione stop-loss, longevity swap
e longevity bond, tutti possibili strumenti che potrebbero
in prospettiva essere utilizzati per una corretta gestione di tale
rischio.
Nel secondo intervento è stato
affrontato il tema della Gender Directive nell'ambito
delle Assicurazioni Vita. Dopo una prima analisi degli aspetti
normativi e delle linee direttrici comunitarie, è stato evidenziato
il problema della mancata tutela della norma in situazioni in cui
il genere ha un impatto rilevante e giustificato sul
pricing, aspetto che comporterà per l'impresa oneri
aggiuntivi finalizzati alla neutralizzazione di tale rischio e alla
riconciliazione fra risultati del lavoro diretto e tutte le altre
valutazioni interne di rischio (riservazione, risk
management, solvibilità e riassicurazione).
Nel terzo intervento è stato
trattato il tema dell'impatto della Gender Directive
sui Fondi Pensione. Dopo un riepilogo della normativa è stato
illustrato quanto indicato dalle linee guida dell'Ordine che
contengono alcuni dubbi interpretativi ma anche indicazioni
tecniche sia sul piano della tariffazione che della riservazione.
Per quanto riguarda la previdenza complementare si è rilevato come
la normativa comporti delle differenze fra gli iscritti a seconda
del tipo di fondo di appartenenza. Una interessante
comparazione della situazione in alcuni paesi europei, Germania,
Olanda, Belgio, ha concluso l'intervento.
Nella tavola rotonda finale,
moderata da Mauro Marè e da Giampaolo Crenca, sono intervenuti
Luigi Di Falco (ANIA), Domenico Proietti (Assofondipensione),
Sergio Corbello (Assoprevidenza). È emerso il problema
relativo all'erogazione delle rendite; sono stati analizzati alcuni
effetti della riforma Monti-Fornero con particolare riferimento ai
cambiamenti di esigenze e di obiettivi, il problema dei periodi
senza reddito prima del pensionamento e la necessità di collegare i
fondi pensione con il welfare sanitario per esempio con coperture
di tipo LTC.
Le conclusioni del seminario sono
state affidate a Leonardo Tais, Direttore Centrale della COVIP, che
ha sottolineato l'interessante e completo quadro fornito da tutti i
relatori sulla rendita nella previdenza complementare, mettendo in
risalto come quest'ultima, nonostante la riforma Fornero, sia
ancora assolutamente necessaria e come il problema dell'erogazione
delle rendite aggiuntive resti una questione fondamentale per il
sistema pensionistico italiano.
Comunicato
stampa 24 ottobre 2012