Le
norme che il Governo sta introducendo con un decreto nel
settore RC Auto riguardanti vari aspetti tra
cui la scatola nera, le frodi,
il risarcimento in forma specifica,
pur contenendo alcuni aspetti positivi,
sono ancora una volta assimilabili
ad interventi spot non strutturali e quindi di
dubbio reale effetto sul piano pratico.
L'Ordine degli Attuari ha più volte ribadito la necessità di un
tavolo di lavoro allargato con l'obiettivo di definire un
unico intervento complessivo realmente
strutturale che possa dare un
volto nuovo all'intero settore e
ritiene che ancora una volta si
sia persa in tal senso una
grande occasione. Così si è espresso
il Presidente del Consiglio
Nazionale, Giampaolo Crenca, che ha anche aggiunto "stiamo
scrivendo ancora al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di
sollecitare nuovamente il Governo ad aprire un tavolo
di lavoro allargato a tutti gli attori del settore; forse ci
vorrà più tempo ma il risultato sarà una completa
analisi di ciò che va eliminato,
introdotto, conservato, migliorato,
perfezionato in un settore assicurativo
che ha bisogno di essere
ridisegnato dalle sue radici. Gli
Attuari da tempo sono pronti a portare tutto il loro
bagaglio di expertise tecnica ma anche di idee".
La voce degli Attuari è
quella di una professione direttamente coinvolta
su tali temi, si pensi ad esempio all'Attuario incaricato RC Auto
che ha peraltro il compito di certificare l'equilibrio
tecnico delle tariffe garantendo, sulla base di idonee valutazioni
tecniche, che i premi siano sufficienti a coprire gli impegni
relativi ai sinistri e alle spese. Ad esempio, nel caso
in specie la valutazione degli sconti tariffari, in presenza di
installazione di una scatola nera e/o di
altre clausole contrattuali come
quelle previste dal decreto, non può
essere stabilita casualmente ma deve fondare le sue radici
su idonee esperienze statistiche al fine di
legittimarne una corretta applicazione.
Del tutto dimenticati poi sono alcuni aspetti essenziali quali la
riqualificazione del sistema bonus/malus, nato
con finalità di personalizzare la
tariffa ex post, ma che a
seguito di interventi normativi che
ne hanno minato gli originari
principi, ha perso di fatto tale
funzione.
Roma, 19
dicembre 2013